mercoledì 29 ottobre 2014

Arrestato proprietario di Foreste Molisane, riciclava e rivendeva latte scaduto


Latte scaduto rimesso in commercio, l’ultimo scandalo del marchio Foreste Molisane nel casertano che ha portato all'arresto dell’imprenditore Giuseppe Gravante, già proprietario dell’ex azienda Matese. L’accusa arriva dai suoi stessi dipendenti che hanno confessato i reati. Pare, che sotto ricatto di licenziamento, l’imprenditore obbligasse i suoi lavoratori a riciclare il latte scaduto, il quale veniva reimmesso e mischiato con quello fresco in lavorazione e rivenduto. Ma non solo, le accuse più gravi sono anche quelle di inquinamento del fiume Volturno. Il proprietario degli allevamenti di bovini e dello stabilimento sito nel casertano, autorizzava illegalmente lo sversamento dei rifiuti organici e zootecnici delle bestie nel fiume e sotterrava gli altri rifiuti tossici nella propria azienda agricola. Dalle versioni riferite, esisteva proprio un sistema di pompe idrauliche e canali vari che portavano direttamente i rifiuti collegandoli al fiume senza depuratori. Dalle prime indagini risultano versati gli escrementi di più di 35.000 bovini, e l’operazione veniva effettuata di notte per evitare i controlli, oppure in occasione della pioggia per nascondere la malefatta. L’inquinamento prodotto è davvero elevato, pari a quello che avrebbero potuto produrre 24.000 persone in una città. A finire nelle acque anche i residui della mungitura, le acque del lavaggio delle stalle comprensive di detergenti e acidi molto tossici per l’ambiente. Giuseppe Gravante ora è agli arresti domiciliari ed è accusato di estorsione e smaltimento illecito di rifiuti inquinanti.

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