Uno dei personaggi romanzeschi più pungenti e attraenti degli ultimi anni,
un uomo cinico, egoista, maschilista e sadico, ma maledettamente bello e
attraente. Christian Grey il personaggio protagonista della trilogia di E. L. James che ha fatto trepidare tutte le
donne che hanno letto “Cinquanta sfumature di grigio” il primo volume che ha
venduto milioni di copie e i diritti in tutto il mondo.
La relazione
sadomasochista tra una studentessa, “Ana”
e il maledetto imprenditore ricchissimo “Christian” è una tipica relazione in
cui l’uomo è visto come imponente, altero, superiore che considera la donna un bene e la costringe a vivere
secondo le sue regole e ad assecondare ogni sua richiesta. Non è un racconto
per adolescenti, eppure sono tante le ragazze che innamorate di quest’idea di
erotismo e passione possono farsi trasportare da quest’enfasi di passione e abbandonarsi
a relazioni solo di tipo sessuale.
Innamorate di Christian Gray, in un epoca
dove invece l’uomo sembra essere diventato sempre più dolce, angelico, quasi
bonario, indebolito da un’immagine di una donna forte e intraprendente anche
nella relazione di coppia. Combattute da questo controsenso le donne e le
ragazze di oggi abituate a vivere in una società di parità tra uomini e donne,
almeno in teoria, rimangono affascinate da una visione di un uomo che le
sottomette per puro piacere sessuale.
Ma nella vita reale come nel romanzo tutte le donne proprio
come il personaggio di “Ana” si renderanno conto presto che non è facile
assecondare le voglie matte di uomini folli ed eseguire gli ordini sia nella
vita privata che nell’intimità non è affatto fattibile. Tuffarsi a capofitto in
relazioni ingestibili solo per scopi amatori e lussuosi avrà sempre un risvolto
sentimentale non sempre positivo.
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